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Le beau, une histoire d'imagination

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Traduction de AIMER

Les différentes façons de dire "AIMER" en italien

Il existe plusieurs façons en italien pour dire "AIMER".

Le verbe PIACERE

Le verbe PIACERE est couramment employé pour signifier qu'on aime quelque chose. Le verbe PIACERE signifie aussi "plaire", mais quand il s'agit d'aimer il s'accorde en italien avec le sujet (complément du verbe "aimer" en français).

Mi piace l'Italia (j'aime l'Italie/ l'Italie me plaît). Dans la phrase française "J'aime l'Italie" le complément du verbe "aimer" est "l'Italie". En italien, "l'Italia" est sujet du verbe "piacere".

Mi piacciono i fumetti italiani (J'aime les bandes dessinées italiennes/Les bandes dessinées me plaisent). Le verbe "piacere" s'accorde avec le sujet réel de la phrase italienne : i fumetti (les bandes dessinées).

Mi piace leggere (j'aime lire/Lire me plaît).

À retenir :
  • MI PIACE + SINGULIER ou VERBE
  • MI PIACCIONO + PLURIEL
Pronom Singulier/Verbe Pluriel
MI PIACE PIACCIONO
TI PIACE PIACCIONO
GLI/LE PIACE PIACCIONO
CI PIACE PIACCIONO
VI PIACE PIACCIONO
LORO PIACE LORO PIACCIONO LORO

Le verbe AMARE

Le verbe AMARE s'emploie pour exprimer des sentiments forts comme le sentiment amoureux : Dante ama Beatrice (Dante aime Béatrice) ; Ti amo (je t'aime).

L'expression VOLER BENE

À ne pas confondre avec VOLER BENE (aimer/aimer bien) qui ne s'emploie qu'avec les personnes pour exprimer un sentiment modéré : Ti voglio bene (je t'aime bien) ; Vi voglio tanto bene (je vous aime tellement).

EN RÉSUMÉ

I grandi poeti italiani e le loro muse

La donna nella poesia italiana

Da sempre la donna ha ispirato i poeti, come se lei fosse un denominatore comune come l'amore o la sua bellezza. Per i poeti italiani, la donna è sia un'immagine creata dalla mente, sia una donna reale incontrata una volta (o alcune volte solo vista dal poeta), ma sempre diventa un personaggio ideato.

Dante Alighieri e Beatrice

Dante Alighieri sceglie Beatrice e ne fa un essere angelico, una donna perfetta, simbolo di virtù. La donna (Beatrice) è l'unica secondo Dante capace di avvicinare l'uomo a Dio. Per il poeta, la sua bellezza è il riflesso della bellezza di Dio.

Francesco Petrarca e Laura

Francesco Petrarca, durante il suo soggiorno ad Avignone nel 1317, s'invaghì di Laura per cui scrisse Il Canzoniere. Per Petrarca, la donna (e la sua bellezza) diventa simbolo di passione ma anche di tentazione.

Giovanni Boccaccio e Fiammetta

Per Giovanni Boccaccio (1313-1375), autore del Decamerone, padre della novella, la sua musa Fiammetta appare piuttosto come un mito letterario, simbolo dell'immaginazione poetica di Boccaccio.

Giacomo Leopardi e Silvia

Infine, Giacomo Leopardi (1798-1837) scrisse versi per Silvia, una giovane donna, simbolo di innocenza e di speranza.

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